Quando la fibrosi cistica inizia a tracciare onde alte.
Non temiamo il destino. Non ci tireremo indietro.
Prima di essere schiuma saremo indomabili onde. “Cesare Pavese”.
Giorni vissuti qui in ospedale, dopo un’influenza la mia Fibrosi Cistica sta tracciando un percorso tutto in salita; i medici pronunciano parole importanti, come trapianto, pensano di cogliermi impreparata, ma non sanno del grande lavoro interiore fatto in 36 anni di vita. Una vita che nell’ imperfezione è stata unica, non mi sono mai posta dei limiti e lottato con tutta me stessa se ne incontravo, quelle che per alcuni potevano sembrare rinunce o punti deboli li ho trasformati in punti di forza, dove gli obblighi sono diventati passioni, dove le mani che stringevano la mia sono state tante e ad ognuna di loro vorrei regalare la felicità perchè è quello che mi hanno riservato. Ora chiedo a me di non dimenticare le montagne scalate, anche se questa volta si tratta del Monte Bianco e a voi di credere nei sogni, che vanno perseguiti con amore e perseveranza e nei momenti no, darsi una bella pacca sulle spalle e avere la forza di andare oltre.
Buona vita che siate voi a scriverla!
P.S. Tornerò a lavoro i primi di febbraio, con i tempi che il mio corpo chiede, senza fare nottate e cose da wonder woman che va bene lo stesso, no?